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Microsoft non è disposta a pagare per le API di Twitter, Elon Musk minaccia azioni legali [AGGIORNAMENTO – x1]

Microsoft ha annunciato che dal 25 aprile non utilizzerà più Twitter come uno dei social media utilizzati nel suo Digital Marketing Center (DMC), strumento per gestire campagne pubblicitarie su piattaforme come LinkedIn, Facebook e Instagram.

La decisione è stata presa dopo che Twitter ha deciso di addebitare un abbonamento di oltre 42.000 dollari al mese per l’utilizzo della sua API. La nuova politica di Twitter influirà negativamente anche su diversi sviluppatori di applicazioni di terze parti, che non saranno più in grado di sostenere i loro strumenti personalizzati.

Microsoft non è l’unica azienda che ha deciso di non utilizzare più Twitter, anche Intercom e il National Weather Service (NWS) hanno abbandonato la piattaforma. Ciò rappresenta una minaccia anche per i tweet di allarme pubblicati dal National Weather Service, i quali potrebbero non essere più aggiornati senza il supporto dell’API di Twitter.

In risposta a questa notizia, Elon Musk, proprietario di Twitter, ha accusato Microsoft di aver addestrato illegalmente utilizzando i dati del proprio social (presumibilmente Bing Chat e Bing Search) annunciando possibili azioni legali contro l’azienda.

Aggiornamento x1 – 19/05/2023

Elon Musk, tramite i propri avvocati, ha inviato ora una lettera a Satya Nadella, CEO di Microsoft, dove accusa l’azienda di aver violato gli accordi di twitter nell’utilizzo delle API. Nella lettera si richiede, entro il 7 giugno, una serie di informazioni sui dati raccolti. Frank Shaw, portavoce di Microsoft, ha dichiarato che l’azienda risponderà senza problemi alla richiesta.

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