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ChatGPT: Il garante della privacy blocca il servizio in tutta Italia! [AGG. x2 – Torna disponibile]

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto con effetto immediato lo stop a ChatGPT in tutta Italia, l’applicazione di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, finché non sarà assicurato il rispetto della disciplina della privacy.

Questa decisione arriva dopo che il Garante ha aperto un’istruttoria nei confronti di OpenAI, la società che ha sviluppato e gestisce la piattaforma, per la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati sul modo in cui i cui dati vengono raccolti, ma soprattutto per l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali.

Secondo il Garante, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto. Inoltre, la società ha subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. OpenAI non consente di utilizzare il servizio ai minori di 13 anni, tuttavia, secondo il Garante, i filtri per verificare l’età non sono sufficienti, il che vuol dire che i minori sono esposti a risposte che non sono considerate idonee alla loro fascia anagrafica.

La società ha ora 20 giorni per comunicare le misure che intende intraprendere per adeguarsi alle richieste del Garante. In caso contrario, le verrà comminata una multa di 20 milioni di euro, o fino al 4% del fatturato globale annuo. Questa sanzione rappresenta un chiaro messaggio ai fornitori di servizi di intelligenza artificiale e di app per la gestione dei dati personali: il rispetto della privacy è un aspetto fondamentale che deve essere garantito in modo rigoroso.

Aggiornamento x1 – 12/04/2023

Tramite un post sul sito ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali è stata pubblicata la lista delle misure che OpenAI dovrà adottare per poter operare in Italia dopo il 30 aprile, in particolare viene richiesto:

Informativa

OpenAI dovrà predisporre e rendere disponibile sul proprio sito un’informativa trasparente, in cui siano illustrate modalità e logica alla base del trattamento dei dati necessari al funzionamento di ChatGPT nonché i diritti attribuiti agli utenti e agli interessati non utenti. L’informativa dovrà essere facilmente accessibile e collocata in una posizione che ne consenta la lettura prima di procedere all’eventuale registrazione al servizio.

Per gli utenti che si collegano dall’Italia, l’informativa dovrà essere presentata prima del completamento della registrazione e, sempre prima del completamento della registrazione dovrà essere loro richiesto di dichiarare di essere maggiorenni.

Agli utenti già registrati, l’informativa dovrà essere presentata al momento del primo accesso successivo alla riattivazione del servizio e, nella stessa occasione, dovrà essere loro richiesto di superare un age gate che escluda, sulla base dell’età dichiarata, gli utenti minorenni.

Base giuridica

Quanto alla base giuridica del trattamento dei dati personali degli utenti per l’addestramento degli algoritmi, il Garante privacy ha ordinato a OpenAI di eliminare ogni riferimento all’esecuzione di un contratto e di indicare, invece, in base al principio di accountability, il consenso o il legittimo interesse quale presupposto per utilizzare tali dati, fermo restando l’esercizio dei propri poteri di verifica e accertamento successivi a tale scelta.

Esercizio dei diritti

Ulteriori prescrizioni riguardano la messa a disposizione di strumenti utili per permettere agli interessati, anche non utenti, di chiedere la rettifica dei dati personali che li riguardano generati in modo inesatto dal servizio o la cancellazione degli stessi, nel caso la rettifica non fosse tecnicamente possibile.

OpenAI, inoltre, dovrà consentire agli interessati non utenti di esercitare, in modo semplice e accessibile, il diritto di opposizione rispetto al trattamento dei loro dati personali utilizzati per l’esercizio degli algoritmi e riconoscere analogo diritto agli utenti, qualora individui il legittimo interesse quale base giuridica del trattamento.

Tutela dei minori

Per quanto riguarda la verifica dell’età dei minori, oltre all’immediata implementazione di un sistema di richiesta dell’età ai fini della registrazione al servizio, l’Autorità ha ordinato a OpenAI di sottoporle entro il 31 maggio un piano di azione che preveda, al più tardi entro il 30 settembre 2023, l’implementazione di un sistema di age verification, in grado di escludere l’accesso agli utenti infratredicenni e ai minorenni per i quali manchi il consenso dei genitori.

Campagna di informazione

Di concerto col Garante, entro il 15 maggio, OpenAI dovrà infine promuovere una campagna di informazione su radio, televisione, giornali e web per informare le persone sull’uso dei loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi.

Aggiornamento x2 – 28/04/2023

ChatGPT torna oggi utilizzabile anche in Italia dopo che OpenAi ha apportato una serie di modifiche come la possibilità di disabilitare di default la cronologia delle conversazioni. Il lavoro con il Garante per la protezione dei dati personali comunque continua in quanto ancora presenti delle criticità che dovranno essere corrette nei prossimi mesi.

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  1. yepp ha detto:

    BREAKING NEWS [ESCLUSIVA☄️]
    Sul Microsoft Update Catalog è comparsa la prima build di Windows 12 Mobile: 😮
    Windows Mobile 12 Production Bundle – User-downloadable content for all OS 12.0.23000.1537 mobile phone devices:
    https://www.catalog.update.microsoft.com/Search.aspx?q=bundle+phone

    • Arcturus ha detto:

      Sticazzi. Sarei pronto a barattare l’intera Microsoft (figuriamoci poi quel cesso di Windows Mobile senza app) per riavere indietro ChatGPT.

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