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Satya Nadella: Non sfruttiamo i dati degli utenti

Satya Nadella, CEO di Microsoft, durante un’intervista con il Times dopo la conferenza Future Decoded ha voluto ribadire ancora una volta l’attenzione verso la privacy degli utenti che in Microsoft adottano.

Come gran parte dei colossi, Microsoft ha una mole di dati degli utenti impressionante, tra queste le ricerche derivate dall’utilizzo di Bing e dal social network LinkedIn. Nadella nella sua intervista ha voluto specificare che l’azienda non vuole sovra-monetizzare i dati degli utenti, le informazioni ricevute infatti vengono utilizzate per fornire all’utente un servizio migliore e opportunità legate al singolo servizio. In pratica a differenza di altre aziende (Google e Facebook ad esempio), il modello di business di Microsoft è più vicino a quello Apple, sfruttando i dati dei propri servizi sensibilmente meno ed evitando che siano ceduti a terzi.

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  1. Emiliano ha detto:

    Alla massa credo interessi poco, FB può fare tutto con i dati, le persone la vedranno come una cosa lontano da loro… Magari deve succedere uno scandalo enorme prima che l’interesse arrivi alla massa

    • Luca Serri ha detto:

      Più che altro penso che molti siano altamente inconsapevoli di cosa siano i dati ed il loro utilizzo. Per dire, ho visto gente convinta di avere privacy perché “su Facebook pubblico solo ciò che voglio io”…

    • Fabio b ha detto:

      Il problema della privacy è enorme sui social e le conseguenze si vedranno nei prossimi 5 anni. Se chiederai un mutuo e ti sarà negato senza alcun motivo valido, oppure ti sarà negata l’assicurazione o peggio, l’agenzia assicurativa per cui hai versato 20 anni ti dice che il premio è aumentato del 70% e non sai il perchè… and so on. I dati sono raccolti in forma anonima ma sono dati veri. Vale molto poco che ad un GUID sia legato il mio passato e le previsioni del mio futuro. Su quei dati, qualcuno prenderà decisioni importanti e svantaggiose nei miei confronti. Bing fa lo stesso. Linked-in è molto più attento, tuttavia lo sharing dei dati è alla base di qualsiasi social.

  2. ilmondobrucia ha detto:

    Certo! come Cicciolina vergine

  3. Luca Serri ha detto:

    Mai detto che la colpa di tutto ciò sia delle aziende, anzi sono d’accordo con te sul fatto che chi non si informa a dovere deve lamentarsi solo con sé stesso. Ciò che intendevo dire è che secondo me la gente è “indifferente” ai propri dati digitali principalmente per ignoranza/inconsapevolezza e non per reale disinteresse, come nel caso che ho citato.

    • minzi ha detto:

      Ma tranquillo non stavo dicendo che davi la colpa alle aziende!
      Sono parzialmente d’accordo con te, penso che di sia reale disinteresse finché la gente non può farsi pagare e guadagnarci… Appena la gente fiuta che può farci soldi si interessa maccheronicamente solo se gli fa comodo strillando e battendo i piedi.
      A mio parere ignoranza e totale mancanza e aridità di valori se non il denaro vanno a braccetto…. Anzi se la gente sapesse e sarebbe meno ignorante sarebbe ancora più avida e ancora più avida. Quindi i big come Google e co sono ancora più motivati a sobillare la gente contro Ue e commissione che cerca di far prendere coscienza e istruire la gente gratuitamente (cosa che alla gente non va perché se è gratis se ne frega e vuole ignorare)

  4. Lorenzo ha detto:

    Mamma mia!!dopo queste novità mi fiondo a comprare un Windows phone…ah no..aspetta…ma dai..poi da te che usi Android tutto questo entusiasmo mi sembra esagerato dai!!!

  5. Lorenzo ha detto:

    Be guarda..se veramente sei convinto che “il cattivo” sia Google….. auguri!!

    • Fabio b ha detto:

      Google vive dei tuoi dati. Da sempre. Questo è semplicemente il suo business.

      • Lorenzo ha detto:

        Si ma tu sei realmente convinto che chiunque altro (Microsoft compresa) non lo faccia?credi veramente che l’unico problema sia Google?..andiamo..è il business di tutti. Da sempre e sempre lo sarà..sta solo a te decidere a chi dare i tuoi dati. Io li do a chi offre i migliori servizi per le mie esigenze, cioè nel mio caso Google.

      • ilmondobrucia ha detto:

        Se disattivi la sincronizzazione e la cronologia delle applicazioni e delle luoghi che visiti con maps non rimane in memoria nulla, puoi anche disattivare i consigli e “fai una recensione del ristorante visitato”… Per dire…

        Poi basta usare il browser senza essere loggato a Google….. Al limite come qualsiasi sistema operativo e browser a Google e Microsoft viene visualizzato il tempo trascorso su una pagina, località e IP… Ma quello anche il tuo gestore telefonico sa che vedi su internet e cosa scarichi è tutto tracciato io mi preoccuperei più di loro che MS o Google.

        Cmq tutte le app e sistemi operativi usano i nostri dati anche in maniera anonimia come “pagine visitate il tempo trascorso ecc”

  6. ricky1973 ha detto:

    Ah beh, se lo dice lui… mi fiondo subito a comprare un tir di sue biografie, le piazzano a 0,2 €/ton… l’inverno si avvicina

  7. Lorenzo ha detto:

    .. bè dai…pensare che il problema reale sia quello….ehehh..

  8. MikaHakkinen ha detto:

    Ahahahahahahaaahahahahahaha

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