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Android: Un nuovo malware ogni sette secondi, un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

Violazione dei dati, app fasulle, worms e una valanga di nuovi malware. Queste le problematiche più evidenti per gli utenti Android nella prima metà del 2018, periodo in cui si è raggiunto un nuovo record negativo di applicazioni dannose: evidente la crescente veemenza dei cybercriminali.

Dopo il leggero calo registrato nel 2017, il primo semestre 2018 è stato caratterizzato dalla stessa crescita esponenziale del malware che fu registrata negli anni precedenti. Nel secondo trimestre dell’anno i ricercatori G DATA hanno rilevato un nuovo malware per Android ogni sette secondi. Con 2.040.293 nuove app dannose a carico del sistema operativo mobile nei primi sei mesi dell’anno si è raggiunto un nuovo record negativo. Nel solo secondo trimestre sono stati scoperti circa 1,2 milioni di nuovi malware. In soli sei mesi è già stato superato il valore registrato nel corso dell’intero 2015.

In rapporto al primo semestre del 2017 (1.447.422) si è registrata una crescita di circa il 40%, mentre “solo” del 31% se lo si raffronta con le rilevazioni della seconda metà dello scorso anno (1.555.060). Per l’anno in corso gli esperti di sicurezza G DATA si aspettano circa 3.500.000 nuovi malware per Android. I cybercriminali paiono attualmente alla ricerca di nuovi metodi per veicolare attacchi sui dispositivi mobili dotati di Android, un interesse che non meraviglia: in Europa circa il 70% dei dispositivi mobili (smartphone 75% / tablet 65%) è dotato del sistema operativo Android, un dato che trova un riscontro esatto nelle quote di mercato di Android presso gli utenti italiani.

Perché questa impennata del malware per Android?

Secondo le più recenti analisi degli esperti G DATA, i cybercriminali si stanno focalizzando sul gaming in ambito mobile, producendo malware a ritmi estremamente sostenuti. Sempre più produttori rendono disponibili su smartphone e tablet popolari giochi per Pc o console, attesissimi dagli utenti. Una tendenza che non è sfuggita agli hacker, ne è un esempio la recente manipolazione dell’app Fortnite.

Inoltre gli attaccanti cercano nuove modalità per veicolare in maniera creativa malware particolarmente remunerativi sui dispositivi mobili, come mostra il nuovo worm per Android rilevato dai ricercatori G DATA lo scorso giugno. Il worm (ADB.Miner) attiva una richiesta di debugging della porta USB per collegarsi allo smartphone tramite interfaccia ADB (Android Debug Bridge). Se l’utente clicca su ok, il dispositivo viene infettato e ricerca in Internet porte TCP 5555 aperte per creare una botnet di device di cui gli attaccanti poi abusano per il mining di XMR Coins (Monero).

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  1. Stefano Cancelli ha detto:

    Sarebbe molto utile e interessante capire anche quanti terminali siano stati poi effettivamente infettati. Perché visti così questi dati sono ovviamente spaventosi, ma poi nella pratica cosa succede?

    • Daniele ha detto:

      Nella pratica la gente ha lo smartphone pieno di immondizia, la massa clicca dappertutto e se legge “hai un virus, clicca qui per eliminarlo” lo fa subito…

      • Stefano Cancelli ha detto:

        Beh, quello non succede solo su smartphone, ricordo nel 2014 quando lavoravo in un’associazione no-profit: la nostra capa svuotò la carta di credito dell’ufficio senza contattare il nostro tecnico solo per un banner che le era comparso su un sito internet e che le comunicava la presenza di un virus sul PC. Fatto ancora più grave, lo stesso anno la segretaria aprì un allegato contenuto in un’e-mail palesemente sospetta, scaricando un Cryptovirus sul suo PC che infettò anche il server. Ci vollero due settimane per riportare la situazione alla normalità con i backup.

        Non vedo in giro peró report mensili sulla quantità di minacce su Windows. Probabilmente gli hacker si stanno veramente concentrando molto su Android o semplicemente su Windows non fa più notizia.

        Comunque é come dire che il numero di squali sta aumentando nei mari senza dare dati sul numero di attacchi alle persone.

      • Gino G ha detto:

        Come avviene su PC da decenni, dov’è la novità?

    • ilmondobrucia ha detto:

      Nel l’ultimo caso userebbero il tuo smartphone per minare..

      Ancora non si è capito se l’antivirus integrato nel play store serve a qualcosa

  2. Franci 3A ha detto:

    E la gente continua a comprare Android, incredibile…

    • Luca Serri ha detto:

      Se per la maggior parte dell’utenza all’atto pratico non esiste alternativa*, è normalissimo che scelgano Android, così come è normalissimo che i malintenzionati puntino ai sistemi più diffusi. Ah giusto a titolo informativo, lo sai che questi numeri alla fin fine vogliono dire ben poco?

      *nel senso che qualsiasi alternativa non è all’altezza

  3. Gino G ha detto:

    Queste sono le news che vi piacciono!

  4. Franci 3A ha detto:

    Windows 10 ha gia implementato in se un antivirus, Windows Defender, e non mi puoi dire che é uguale a Play Protect. E se vuoi essere ancora piu sicuro, c’è la versione S

    • ilmondobrucia ha detto:

      Windows defender c’è da Windows 7.

      La versione S non puoi installare i programmi exe.

      Quello che voglio dire io è un’altra cosa e cioè che la colpa non è solo di Android ma delle persone che scaricano e pigiano senza sapere.

      • Franci 3A ha detto:

        Certo, quello si, é anche colpa della gente, ma Google potrebbe implementare in Android un antivirus, o comunque istruire la gente, per esempio con video su youtube

    • Luca Serri ha detto:

      – iPhone non è un’alternativa sia per il prezzo sia per i limiti che ha.
      – W10M anche se tralasciassimo il fatto che non ci sono più device e che MS stessa ne ha annunciato l’abbandono, non è un alternativa valida per via dello store. E se stai per invocare il browser: no, non è la magica soluzione a tutto, esistono varie cose che con il browser o fai peggio o non le fai proprio.
      – KaiOS è un sistema operativo per feature phone, seriamente vuoi prenderlo in considerazione come alternativa a uno smartphone? (Questo spiegherebbe molte cose…)

      • Franci 3A ha detto:

        Puoi prendere un iPhone 5S – 6 – 6S – SE a meno di 500€

        Lo store di W10M guarda che non é cosi magro, certo non é per quelli che passano tutto il giorno su Snapchat, ma ha quello che uno necessita
        – WhatsApp ✅
        Instagram ✅
        Facebook✅
        Twitter✅
        Pandora✅
        Spotify✅
        Deezer✅
        Netflix✅
        Vodafone, TIM, Wind, Iliad…✅
        Youtube✅
        Linkedlin✅
        Mail✅
        Mappe✅
        Google Drive✅
        Progressive Web Apps✅
        Microsoft Office ✅
        PDF reader✅
        Microsoft To-do✅
        Giochi : Cut and Hack, Sonic CD, Geometry Dash, Jelly Jump, Helix Jump, Ghost Light, Solitaire, Wordament,…
        Che noia tutti questi che giudicano un sistema solo dalle app, e dicono “oh windows 10 non ha appppp” solo perché l’ha letto da qualche parte, e non l’ha mai provato.

        • Luca Serri ha detto:

          – WP e W10M li ho usati per tanto tempo e li conosco bene (oltre ad essere un grande amante del primo), quindi evita di darmi dell’hater che non ha mai provato, non è il mio caso.
          – Gli iPhone che hai citato sono modelli vecchi di 3 anni o più (compreso il SE che seppur uscito nel 2016 è di fatto una variante del 6S). E il jailbreak non è una soluzione, visto che oltre a non essere sempre disponibile annulla i pochi motivi per preferire iOS ad Android. (In cosa poi un iPhone jailbroken sarebbe meglio di un Android?)
          – Non puoi decidere tu di cosa necessita una persona, la tua lista è soggettiva. Anche se diverse delle app più usate ci sono (ma pure lì ne mancano), esistono tonnellate di app secondarie che prese singolarmente valgono poco ma messe tutte assieme hanno il loro peso. Visto che ormai per qualsiasi cosa esiste un’app è estremamente probabile che un utente medio prima o poi si imbatta in qualcosa che W10M non gli permette di fare, e non essendoci altri motivi per cui dovrebbe preferirlo è chiaro che la scelta rimane iOS o Android. E non serve tirare fuori la solita scusa dei giochini o delle ca*ate come Snapchat, tra le mancanze ci sono anche cose utili/comode. Se poi a te non interessano ci sta, ma non per questo puoi generalizzare e pretendere che le tue esigenze/preferenze debbano valere per tutti.
          P.S. Giusto per ribadire: se all’utenza media interessano le app, è piuttosto ovvio che un OS verrà giudicato in base alle app. Non ho detto che fa schifo W10M, dico semplicemente che per l’utenza media non va bene per i motivi già spiegati sopra, e questo è un dato di fatto.

          • Franci 3A ha detto:

            Anche io ho usato wp e w10m, dal Lumia 610 fino al 950 XL, e lo uso tuttora regolarmente, e ti posso dire… se L’utente medio ci mette un po’ di impegno, su W10m ci sono tante app, e molte anche fatte bene. Tiro i ballo il discorso dei social e dei giochi perché sono di solito quelli su cui basano il riferimento. Va bene, non ci saranno le app per tutte le cose, ma per la maggior parte si. È la lis

          • Luca Serri ha detto:

            – Se l’utente medio ci si mettesse d’impegno potrebbe anche usare un feature phone se è per questo. La questione è: perché dovrebbe rinunciare a qualcosa che gli fa comodo? È giusto che ognuno compri ciò che meglio gli si addice, e W10M non si addice alla maggior parte dell’utenza, non mi sembra difficile da accettare. Come già detto, anche se ci sono diverse app molto usate ne mancano comunque tantissime di secondarie, il che riporta al punto precedente: perché rinunciarvi se in cambio WP/W10M non offre nulla in più che possa interessare all’utenza media?
            – A parte che surface-phone è un sitaccio, non ha senso guardare la lista delle app più scaricate su WP/W10M: in primis perché devi guardare quella su iOS/Android per capire cosa manca, e in secondo luogo perché la sola presenza non significa nulla, va valutata la qualità. E poi c’è anche la questione delle app secondarie che ho già spiegato.
            – Che quegli iPhone siano tuttora ottimi non lo nega nessuno, ma un conto è tenerli se li hai già, ben altra cosa è comprarli adesso che ormai non ha più senso, visto che sono modelli vecchi (e tra l’altro a breve smetteranno pure di essere aggiornati).
            – Anche se cambia da telefono a telefono il font spesso lo puoi cambiare con alcuni preinstallati e alcuni permettono di installarne altri anche senza root, mentre gli icon pack li puoi sempre scaricare dal Play Store senza bisogno di root.

        • ilmondobrucia ha detto:

          Almeno funzionasse come si deve edge

  5. ilmondobrucia ha detto:

    Chi gioca si becca i virus?

  6. Signor Citrus ha detto:

    Come stimolare la creatività

  7. 500euro ha detto:

    Hp elite x3

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