• 30 commenti

Apple perde la prima posizione come valore del marchio a favore di Google, Microsoft 5° dietro AT&T | Brand Finance

Brand Finance ha provveduto a pubblicare in queste ore la propria classifica annuale sui 500 marchi con il più alto valore al mondo, nelle prime posizioni non potevano mancare i grandi colossi della tecnologia.

brand-finance

Come possiamo vedere dal grafico, Google si porta in prima posizione superando Apple che perde ben il 27% del proprio valore rispetto lo scorso anno. Microsoft, nonostante il valore del marchio sia aumentato del 13%, viene superata da AT&T che riesce ad incrementare il valore del marchio di ben il 45%. Da notare Amazon che riesce a mantenere la terza posizione con una crescita altissima che arriva a ben il 53%.

Di seguito l’andamento del valore dei prima 5 brand al mondo negli ultimi anni:

brand-finance-graph-2017

Di seguito la lista delle prime 100 aziende:

BF_2016

via

Commenta la notizia

Vuoi un'immagine profilo personalizzata? Impostala su Gravatar utilizzando la stessa e-mail associata ai commenti.


  1. jockhorror ha detto:

    Strano non ci siano Adidas e redbull nei primi 100

  2. Leo Fermi ha detto:

    non so su cosa si basa questa classifica per classificare i brand, ma Ferrari come fa a non essere tra i primi ?

  3. Jacksoft ha detto:

    Tra iPhone senza porte e MacBook senza MacBook mi sembra normale accadesse ciò… E meno male, direi.

  4. Patroll ha detto:

    É sempre bello constatare che a ragion veduta, Microsoft non vale un cazzo.

  5. jockhorror ha detto:

    Aggiungerei anche virgin.. Boh, non so su cosa si basi il “valore del brand”

  6. Artur ha detto:

    Vabbè che l Adidas è tedesca è palese.. È uno dei primi insieme al puma nel campo dello sport…a proposito esiste il film sui due fratelli ti invito a vederlo,è una bella ripassata alla storia,è molto interessante come il film

  7. Fede64 ha detto:

    Adidas e Puma sono di due fratelli tedeschi le cui fabbriche sorgono sullo rive opposte di un fiume, in Germania. L’ho letto su una rivista economica tempo fa, non ricordo altro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *